lunedì 18 febbraio 2013

Appello al voto


APPELLO AL VOTO

Cari Concittadini,

il 24 e 25 Febbraio saremo chiamati a scegliere non solo chi governerà il Paese nei prossimi 5 anni, ma anche per decidere se l'Italia è pronta per uscire per sempre da un ventennio nel quale, salvo qualche brevissima parentesi, hanno governato i furbi, gli approfittatori, gli evasori, i malversatori, i disonesti e i bugiardi.

Ebbene, questi signori che per quasi vent'anni hanno devastato politicamente, socialmente e culturalmente l'Italia, hanno reso lecito l'illecito, stupido l'onesto e furbo il delinquente, vogliono tornare ancora una volta al potere per darci il colpo di grazia.
Sono disposti a tutto pur di ottenere ciò che vogliono: comprare il nostro voto con la restituzione dell'IMU (ossia comprarci con i nostri stessi soldi!), strizzare l'occhio agli evasori fiscali e a coloro che hanno compiuto abusi edilizi; il messaggio che vogliono far passare è che tutto si compra e chiunque può fare ciò che vuole, basta solo mettere una croce sul simbolo giusto.

Dall'altra parte abbiamo il populismo urlato e rabbioso, che distrugge e non propone nulla: un vecchio comico che fa le regole per gli altri ma non per se stesso, che si è autonominato capo indiscusso di un movimento che, parole sue, “si troverebbe in difficoltà nel caso vincesse le elezioni” perchè non ha un candidato premier, non ha la più vaga idea di chi scegliere come ministri, non ha un programma coerente e, soprattutto, non ha la minima idea di come si amministra il Paese (e Parma ne è esempio lampante, con l'inceneritore che non è stato fermato, con l'aliquota IMU più alta d'Italia e con il Sindaco che candidamente afferma di aver inserito nel programma cose che non sapeva neanche cosa fossero, come il “quoziente Parma”).

E poi c'è il Partito Democratico, il quale ha una garanzia che nessun altro può dare: più di 3 milioni di persone che hanno scelto il candidato premier con le Primarie e quasi 1 milione e mezzo di persone che hanno scelto i candidati al Parlamento (eliminando di fatto il problema delle liste bloccate dell'odiato Porcellum) con le Primarie per i Parlamentari.
Un partito che porterà in Parlamento un numero di donne pari al 40% dei suoi eletti.
Un partito che dice la verità e che non fa promesse irrealizzabili solo per comprare qualche voto.
Il PD non è di certo perfetto, ha i suoi difetti, ma dire che è uguale a tutti gli altri partiti è dire una bugia, parlare in mala fede.

Se il Partito Democratico non avrà un'ampia maggioranza autosufficiente, non ci sarà modo di fare quelle riforme necessarie per far risalire la china al Paese, per eliminare quelle diseguaglianze e ingiustizie che tarpano le ali ai giovani, ai lavoratori, ai pensionati e alle persone oneste: per questo noi sottoscritti facciamo appello a tutti voi (comunque la pensiate, qualunque sia il vostro trascorso politico, qualunque sia il vostro giudizio sulla politica, qualunque siano i vostri ideali) e non vi chiediamo un “voto utile” per il Partito Democratico, ma un voto “libero” al Partito Democratico per la stabilità del Paese, un voto che possa mantenere viva la fiammella della speranza in un'Italia giusta e migliore, che possa uscire finalmente dal baratro in cui è stata cacciata da una politica scellerata e incapace.

Il 24 e 25 Febbraio votate il Partito Democratico.

Antonio Albanese
Angelo Cigna 
Giuseppe Giordanino 
Lorenzo Bonino
Fabio Lamon 
Virgilio Pagliai 
Pietro Miola 
Laura Schiavo 
Tuberga Biagio 
Fabio Bonaudo 
Antonella Pascai 
Filomena Guadagno 
Maggiorino Pasquali 
Nadia De Maestri 
Alberto Casale 
Antonio Fabris 
Luigi Giordano 
Onofria Setticasi 
Pietro Fissore 
Giuseppe Conte 
Pietro Cutuli 
Giorgio Gino 
Alfonso Izzo 
Carla Morello       
Sara De Venere
Gualtiero Lamon                             

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