giovedì 9 giugno 2011

Nino Boeti è una persona ONESTA

CON TUTTO QUESTO NON C’ENTRO NIENTE

E’ una giornata di grande tristezza quella che sto vivendo. I giornali nazionali riportano le notizie relative ad una grande operazione di polizia che ha portato all’arresto di esponenti della ndrangheta in Piemonte nella Operazione Minotauro. La pubblicazione della notizia di un incontro in casa mia con Giorgio De Masi, un rivolese arrestato come esponente della ndrangheta, mi spinge ad una riflessione su quello che mi sta succedendo.

Sono completamente estraneo alle vicende che hanno portato all’arresto di queste persone. Non ho ricevuto alcun atto giudiziario che possa far pensare ad un mio coinvolgimento nell’inchiesta e sono disponibilie in qualunque momento ad essere sentito dalle autorità competenti. Sono completamente favorevole alle intercettazioni telefoniche che considero un importante strumento di indagine e sono grato alla Procura e all’Arma dei carabinieri per il lavoro svolto.

Ma io con tutto questo non c’entro niente. Non ho mai fatto niente di illegale nella mia vita, né in quella professionale, né in quella politica.

Non potevo immaginare che una persona che conosco da trent’anni e che non avevo motivo di ritenere non fosse un uomo onesto, potesse essere un esponente di quel fenomeno criminale che soffoca il sud del paese e che evidentemente cerca di fare altrettanto con il territorio in cui viviamo con le nostre famiglie.

Fin dagli anni in cui sono stato sindaco di Rivoli il mio numero privato è sempre stato sull’elenco telefonico, a disposizione dei rivolesi che mi volevano parlare. Ho incontrato artigiani, professionisti, operai, industriali, sempre alla luce del sole, con l’obiettivo, nel rispetto della legge, di mettere l’amministrazione comunale al servizio dei cittadini. Mi sono occupato dei loro problemi continuando a fare il mio lavoro in ospedale: l’esperienza da sindaco resterà fra le cose più care della mia vita. Giorgio De Masi non ha mai lavorato con l’Amministrazione comunale, non ha mai partecipato a bandi pubblici e quindi non posso averlo favorito in qualche modo. Negli anni in cui sono stato sindaco la mia amministrazione ha approvato un piano regolatore che non ha trasformato un solo metro quadrato di terreno agricolo in residenziale, con evidente disappunto da parte dei costruttori.

Quello che mi ferisce soprattutto è che i cittadini possano pensare che la politica è sempre e comunque corruzione e profitto, e non viceversa, come é stato per me in questi 20 anni, passione civile, impegno per gli altri, speranza e progetti collettivi per il futuro.

Per questo ho rimesso nelle mani del mio segretario regionale, on. Gianfranco Morgando, il mio incarico di consigliere regionale, pronto a rassegnare le dimissioni se il partito al quale appartengo dovesse avere il minimo dubbio sulla mia onestà e sulla mia correttezza.



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Nino Boeti è una delle persone più oneste, più capaci e più responsabili che io conosca. Una brava persona, e non è una frase fatta, è la realtà. Vederlo vittima di questo atto di sciacallaggio mediatico mi mette una tristezza e una rabbia infinita in corpo. Ma alla fine le brave persone hanno sempre la meglio, quindi forza Nino, siamo con te, sempre!

Il Segretario

Fabio Lamon

7 commenti:

  1. Nino è una persona onesta e capace.Se fosse diventato assessore regionale alla sanità non saremmo qui a parlare della chiusura dell'ospedale di Lanzo.
    La paludosa e incapace coalizione berlusco-leghista che abbiamo al governo di regione e governo sta distruggendo i pilastri di uno stato civile: scuola e sanità!

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  2. Sono nata e cresciuta a Rivoli. Nino è sempre stato una persona integerrima. Umano prima di tutto. Talmente tanto da non poter essere nemmeno definito un "politico" come oggi si suol dire. Una persona umana, gentile e generosa prima di tutto.

    Rivolese

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  3. LO CONOSCO DA QUANDO ERAVAMO RAGAZZI,UNA PERSONA COME NINO BOETI E' DIFFICILE TROVARE.
    PER LA SUA ONESTA' SIA MORALE CHE MATERIALE METTO LE MIE MANI SUL FUOCO.HA AIUTATO TANTA POVERA GENTE SPECIE NEL SUO LAVORO DI MEDICO.CIAO NINO CONTINUA A LAVORARE COME HAI SEMPRE FATTO. TI SONO VICINO. IL TUO COMPAGNO DI SCUOLA.NINO F.

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  4. Si, talmente bravo ed onesto che quando i consiglieri regionali del Movimento 5 stelle avevano presentato la loro proposta di legge (respinta poi sia dalla destra che dalla sinistra) per tagliare gli stipendi, Nino Boeti e Massimiliano Motta (Pdl) sono passati alle mani !!! COMPLIMENTI per la correttezza e l'onestà !

    Togliamo i soldi dalla politica, poi voglio vedere chi lo fà per passione e chi per interessi....

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    1. Carissimo Anonimo,

      Nino Boeti è forse l'unico consigliere regionale a non prendere lo stipendio da consigliere.
      Quindi lo fa per passione: la mattina in ospedale ad operare, il pomeriggio a fare il consigliere.
      Questo è spirito di servizio, non lanciare soldi finti in mezzo all'aula del Consiglio come fa Bono, solo per far vedere quanto è duro e puro.

      Saluti

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  5. certo. Fa il consigliere perche' è san francesco esattamente come tutti quelli del PD. Ma piantatela va. Va in ospedale ad operare perche' è IL SUO LAVORO visto che è un medico. Che doveva fare? caricare i blocchetti di cemento e imbiancare i muri?

    Devo metterci nome e cognome, cod. fiscale e indirizzo di casa o posso farlo pure da anonimo?

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  6. Certo, è il suo lavoro fare il medico, e la sua passione è far politica e quindi fa pure il consigliere senza prendere lo stipendio, senza essere per forza san francesco.
    Vede, l'ho chiamata "Anonimo" perchè così riporta il sito, ma ad ogni modo non si preoccupi, essendo questo il sito del Partito DEMOCRATICO, il suo anonimato verrà rispettato, così come la sua gentilezza e pacatezza nei commenti.

    Buona serata.

    P.S. a proposito dell'essere "passati alle mani": Il Movimento 5 stelle con i suoi consiglieri regionali continua la sua campagna denigratoria nei miei confronti. Mentono sapendo di mentire quando dicono che sono stato rinviato a giudizio per le "botte" dello scorso anno, perché io non ho picchiato Biolé. Come il filmato, peraltro, dimostra. Mentono sapendo di mentire quando dicono che sono stato rinviato a giudizio, perché la frase " Rinviato a giudizio" è una frase ad effetto per i cittadini. L'incontro, fissato il 15 ottobre presso il giudice di pace, è un incontro preliminare per cercare di trovare un accordo, che per quanto mi riguarda non ci sarà. Cercherò di capire in quell'occasione, se alla fine di una discussione politica in consiglio regionale i consiglieri regionali hanno diritto di lanciare monete di carta false come se fossimo tutti ladri e delinquenti, all'indirizzo dei colleghi. Ovviamente, oltre alla somma in denaro, sulla carta era stampata anche la sigla No Tav. Quest'ultimo fatto è per me un po' curioso, avendo io partecipato a molte manifestazioni contro l'alta velocità: quando le manifestazioni erano movimenti di piazza e ci si ritrovava con i sindaci e le famiglie ad esprimere la perplessità sull'opera. Non ho mai tirato una pietra addosso ai poliziotti e non lo farei nemmeno se fosse l'ultima azione della mia vita. Cercherò di capire dal magistrato che si occupa di questa questione, se non è più offensiva la violenza del gesto che è stato fatto nei nostri confronti dai due galantuomini, o le parole, solo le parole, che io ho indirizzato a loro, essendomi sentito offeso dalla loro azione. Non credevo che potesse succedermi una cosa simile, ho sempre pensato che la politica fosse confronto e talvolta anche scontro di idee e di progetti, no naccuse gratuite e disprezzo per l'aula nella quale si stava svolgendo. Io non ho niente da imparare dai due galantuomini, né in fatto di onestà, né in fatto di correttezza amministrativa e non c'è una sola ragione per la quale possano arrogarsi il diritto di lanciarmi addosso denaro falso. Naturalmente questa occasione è un ulteriore pretesto della rete del Movimento 5 stelle per insulti e parole offensive nei miei confronti. Io mi auguro che il M5stelle prima o poi cominci a governare le amministrazioni locali, e possa poi svolgere un ruolo importante nella vita politica italiana, così vedremo, come dice De André in una sua famosa canzone, quale sarà la differenza tra Idea e Azione. Chi si propone, visto che il risultato elettorale in questo momento lo consente, di governare i paesi, non può, come ho letto recentemente nei confronti di una signora di Rivalta che dissentiva rispetto al movimento, usare parole quali : Carne Marcia, parassita statale e avanti di questo passo. La violenza delle parole è ancora più grave della violenza fisica, e ci riporta indietro nel tempo, a periodi della storia del nostro Paese, che pensavamo non potessero più tornare.

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