venerdì 14 gennaio 2011

L'ennesima provocazione del Movimento Cinque Stelle

Negli scorsi giorni sul sito lacassa.net è stato riportato da Italo Losero un fatto accaduto in Consiglio regionale lo scorso 30 Dicembre; il gestore del sito riportava parte di un articolo pubblicato sul sito di Vittorio Bertola.

In entrambi gli articoli si parla di un Nino Boeti "agitatissimo".
Conosco Nino da tempo, e so che se perde la pazienza è per un motivo sicuramente non banale nè stupido, e infatti, leggendo le sue note sul suo profilo di Facebook ho scoperto delle cose interessanti, che vi riporto.

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pubblicata da Nino Boeti il giorno giovedì 30 dicembre 2010 alle ore 16.23

Oggi in consiglio regionale è successa una cosa che non avrei mai pensato potesse succedere. In 20 anni di attività politica abbiamo discusso da posizioni diverse, ci siamo confrontati , abbiamo litigato, ma quel che è successo oggi è inqualificabile. Il consigliere Bono, che ha votato contro il disegno di legge che prevede una riduzione del 10 % dell'indennità dei consiglieri regionali, alla fine del suo intervento ha tirato addosso ai consiglieri soldi di carta. Una riedizione da parte di un cafone maleducato delle monetine tirate su Craxi davanti all'hotel Saint Raphael. Ribadisco quello che ho detto più volte: non faccio autocertificazioni, quindi non aggiungo niente al mio stipendio di consigliere, ho rifiutato il vitalizio perché penso di averne abbastanza della mia pensione da medico, ho lavorato gratuitamente 15 anni a Rivoli e adesso, non essendo stato sostituito in ospedale dove lavoro gratuitamente, compenso quello che prendo in Regione con quello che non prendo in ospedale. Bono non fa più il medico di guardia medica, lui sì che vive dei soldi dei cittadini, io no. Non credo che il consiglio regionale possa tollerare che un consigliere lanci addosso delle monete di carta addosso ai consiglieri eletti democraticamente dai cittadini e presenti in aula giornate intere per difendere i loro interessi e i loro progetti. In 20 anni di attività politica non ho mai ricevuto una denuncia, non ho mai avuto collusioni di alcun tipo con nessuno, e devo dire anche che un maleducato così non lo avevo mai incontrato.

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pubblicata da Nino Boeti il giorno giovedì 30 dicembre 2010 alle ore 17.01

Non riesco a farmi passare la rabbia, ma perché un maleducato di 32 anni deve ritenere di poter offendere persone che potrebbero essere suo padre? Perché un maleducato di 32 anni che vive dei soldi dei cittadini e che fin'ora non ha ancora dimostrato se vale qualcosa dal punto di vista amministrativo e che l'unica cosa che abbiamo capito da consigliere regionale è che sa usare il pc e fare foto col cellulare, ritiene di poter offendere in questo modo uomini e donne che da vent'anni dedicano gran parte della loro vita alla politica? Se gli fa così schifo il consiglio regionale da poter offendere in questo modo noi e le centinaia di migliaia di cittadini che ci hanno eletti, perché non va a fare il medico di guardia medica e non abbandona il consiglio? Mi preoccupa un uomo che a 32 anni smette di fare un mestiere così straordinario come quello del medico per dedicarsi esclusivamente alla politica. Nello stesso tempo mi conforta il fatto che un uomo così privo di umanità non debba occuparsi dei pazienti, con grande vantaggio, io credo, di questi ultimi. Sono figlio di un operaio che aveva messo l'onestà e la disponibilità nei confronti degli altri al primo posto nella sua vita.

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pubblicata da Nino Boeti il giorno domenica 2 gennaio 2011 alle ore 23.28

Desidero fare chiarezza sulla questione economica citata dal movimento cinque stelle. Il consiglio regionale ha dimezzato all'inizio della legislatura il TFR, giustamente. L'altro giorno ha diminuito del 10% l'indennità dei consiglieri. Si può fare ancora di più, a patto che ci sia il consenso di tutto il Consiglio Regionale, soprattutto della maggioranza che in questo momento guida la Regione, altrimenti si tratta di spot elettorali che non hanno la possibilità di diventare concreti. Per quanto riguarda il vitalizio, io ho già rinunciato nella passata legislatura e non ci sono ragioni per non fare lo stesso anche questa volta. Io sono un medico che dopo quarant'anni di attività ospedaliera avrà una pensione che gli consentirà di vivere bene il resto della sua vita, senza aver bisogno dei soldi dei cittadini. Il PD, per le spese della campagna elettorale, ci ha chiesto un contributo di 20 000 euro: ne ho versati 5000 subito e fra due mesi avrò dato gli altri 15 000 che mancano perchè verso 1500 euro al mese al partito per questa ragione. A questi 1500 euro aggiungo il contributo mensile che ognuno di noi versa al partito, che consiste in 1000 euro che ogni mese vengono prelevati dal mio conto corrente. Per quanto riguarda la mia attività nella giunta rivolese, durante i primi cinque anni da assessore io e Levio Bottazzi facevamo versare direttamente il nostro stipendio al partito. Nei nove anni da sindaco su uno stipendio di 1200 euro mensili, il 30% lo versavo al partito, il 43% lo pagavo di tasse e, considerando che il cellulare che usavo per servizio era mio e ne pagavo la relativa bolletta, penso di non aver avuto in questi anni nulla di cui vergognarmi. Considero giusto contribuire al sostegno del partito nel quale si milita perchè impegna personale, perchè organizza attività politica che ha dei costi. Prima che i DS confluissero nel PD ognuno di noi versava allo stesso partito 1500 euro al mese, cosa che ho sempre fatto con convinzione e anche con piacere. Se i partiti sono sostenuti dagli iscritti, magari evitano di essere sostenuti dalle lobby che si aspettano, in cambio del contributo economico, una ricompensa. Questi sono i fatti, al di là delle sciocchezze che il movimento a cinque stelle sta scrivendo in questo momento. Io sono un uomo libero, ho sempre vissuto del mio onesto lavoro e non ho bisogno dei soldi di nessuno.

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L'agitazione di Nino Boeti era più che giusta, assolutamente fondata, e le sue parole sono fin troppo misurate di fronte ad un atto così maleducato, di puro stampo grillino.

Grillini che non sono mai stanchi di dare spettacolo, da ultimo ricordo un "assalto" alla festa di chiusura della raccolta firme per portare la Metro fino a Rivoli (dove, unici ad avere bandiere di partito, hanno accusato gli altri di aver fatto un incontro di partito mascherato, puro cabaret!), oppure la rottura dei sigilli di sequestro della baita costruita in Valle Susa (i responsabili, compreso Beppe Grillo, sono ora sotto inchiesta, dato che l'atto compiuto è un reato e loro non sono sopra la legge solo perchè sono del Movimento Cinque Stelle); ma forse la miglior descrizione di Bono, questo fantomatico paladino dei cittadini, la si può avere da questo video di Youtube.

Forse il Movimento Cinque Stelle dovrebbe scendere dalle Stelle e pensare che vive sulla Terra, in un Paese democratico e civile, dove un Movimento così poco civile e così poco democratico non ha un grande futuro davanti a sè.

P.S. a chi parla di "faccioni che augurano buone feste" vorrei ricordare che a La Cassa l'unico "faccione" è quello di un manifesto del Movimento Cinque Stelle (è ancora affisso, uno si trova davanti alla Chiesa di San Lorenzo).

Il Segretario

Fabio Lamon

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