giovedì 7 giugno 2012

Foto e discorso della Premiazione delle Borse di studio






Discorso del Coordinatore del Bando, Fabio Lamon.

"Prima di procedere con la premiazione vorrei spiegare brevemente come è nata questa iniziativa e quali sono stati i parametri utilizzati per la scelta dei vincitori:

Il bando è nato per sensibilizzare l'opinione pubblica in merito alle scelte scellerate della Giunta Regionale guidata da Roberto Cota: infatti fino ad oggi il Piemonte è stata una delle poche Regioni italiane a garantire appieno il diritto allo studio, erogando borse di studio a tutti gli studenti che ne avevano diritto.
A causa di precise scelte politiche della Giunta Regionale guidata dal centro-destra, quest'anno i finanziamenti all'EDISU (l'ente regionale che eroga servizi agli studenti come mense, residenze universitarie e borse di studio) sono stati drasticamente diminuiti: solo il 30% degli aventi diritto ha ricevuto la prima rata della borsa di studio e nessuno ha ricevuto la seconda.

Quasi 12000 studenti sono stati colpiti da questo taglio indiscriminato, ingiustificabile e indecente

La regione Piemonte, nelle figure del presidente leghista Cota e dell’assessore Maccanti (Lega Nord anche lei), ha puntato tutto sulla diffamazione dell’Ente (“le borse di studio sono regalate”, “merito”, bla bla), giustificando in questo modo la scarsità di fondi: se ci fosse la vera meritocrazia, sì che i soldi basterebbero per tutti.

Un ragionamento che, espresso da due appartenenti al partito che compra le Lauree in Albania, farebbe ridere, se la situazione non fosse così grave.

Ma non è tutto, mentre il nostro bando giungeva al termine, è uscito il nuovo bando partorito dalla Regione, il quale prevede dei criteri semplicemente incredibili: viene infatti definita una duplice soglia basata su un numero minimo di crediti (pari a 25-35) e una media minima delle valutazioni conseguite (pari a 25/30) per l’assegnazione della borsa di studio.

Per capire quanto iniqua sia questa norma basta fare questo esempio: uno studente che acquisisse 25-35 crediti (pari all’incirca alla metà degli esami previsti) con una media di 25 avrebbe diritto alla borsa di studio, mentre uno studente che acquisisse 60 crediti (pari all’incirca alla totalità degli esami previsti nell’anno) con una media di 24.9 non ne avrebbe diritto.
Non solo, bisognerebbe anche rendersi conto che la distribuzione dei voti nelle Facoltà degli Atenei è fortemente disomogenea e pertanto una soglia uniforme pari a 25/30 inevitabilmente penalizza gli studenti dei corsi di Laurea con votazioni mediamente inferiori.

Noi del Partito Democratico non possiamo accettare che un diritto fondamentale calpestato in questo modo: i giovani sono il nostro futuro e lo studio è il loro strumento per conquistarsi il loro spazio nella società.

Per questo i Circoli del PD di Caselette, La Cassa-San Gillio-Givoletto, Alpignano, Mathi, Fiano-Robassomero hanno deciso di bandire questo concorso per tre borse di studio di 500€, autofinanziate e sostenute dai Circoli stessi.

Se questa è la motivazione più importante per la quale si è deciso di far partire questo bando, abbiamo però un'altra motivazione: dimostrare che non tutti i partiti sono uguali.

Sono stufo, e penso che anche molti iscritti, dirigenti e simpatizzanti del PD lo siano, di vedere il mio partito gettato nello stesso calderone insieme a tutti gli altri.

Il denaro che consegnerò tra breve ai vincitori del bando non serve per comprargli una laurea in Albania o dei diamanti!
Quel denaro non è un “regalo” per aver partecipato al Bunga-Bunga!
Quel denaro è un aiuto concreto per chi ha difficoltà a continuare con i propri studi: per la scelta dei vincitori ci siamo basati su due dati oggettivi, ossia la situazione economica indicata dall'ISEE e il merito, coniugandoli in modo da avere un giusto equilibrio tra capacità individuali e situazione economica critica.

Il nostro è un gesto di fiducia verso i giovani studenti.

Un gesto che vorrei che fosse compreso anche dai grillini del Movimento 5 Stelle, che quando Cota ha deciso di promuovere quell'obrobrio di nuovo bando Edisu, semplicemente si sono astenuti: dov'erano i paladini del buon governo che combattono contro i partiti corrotti quando la Giunta ha stracciato il diritto allo studio? Non avevano nulla di meglio da dire che un “me ne lavo le mani astenendomi”? Erano forse ancora impegnati a lanciare banconote false in faccia ai loro colleghi accusandoli di essere dei ladri come accaduto tempo fa?

Scusate, mi sono lasciato prendere dalla foga, ma ho visto davvero troppo fango versato sul Partito Democratico per non arrabbiarmi.

Certo, non siamo privi di difetti e di errori ne abbiamo fatti tanti, ma possiamo rimediare:
ad esempio provvedendo ad istituire le Primarie per scegliere i prossimi candidati al Parlamento nelle elezioni politiche del 2013;
ad esempio istituendo un limite di 3 mandati sia nel Parlamento che in tutti gli organi dirigenziali e amministrativi, con effetto retroattivo, per avere un vero ricambio, un vero rinnovamento.

Il PD deve essere in grado di rinunciare alle logiche oligarchiche e centralizzatrici e deve dare maggiore spazio e ruolo ai dirigenti e ai militanti giovani, presenti e impegnati sul territorio.

Questa è la ricetta per rinnovarsi, per vincere le prossime elezioni, per governare l'Italia e per traghettarla fuori da questa crisi."

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