Discorso del Coordinatore del Bando, Fabio Lamon.
"Prima di procedere con la premiazione vorrei spiegare brevemente come è nata questa iniziativa e quali sono stati i parametri utilizzati per la scelta dei vincitori:
Il bando è nato per sensibilizzare
l'opinione pubblica in merito alle scelte scellerate della Giunta
Regionale guidata da Roberto Cota: infatti fino ad oggi il Piemonte è
stata una delle poche Regioni italiane a garantire appieno il diritto
allo studio, erogando borse di studio a tutti gli studenti che ne
avevano diritto.
A causa di precise scelte politiche
della Giunta Regionale guidata dal centro-destra, quest'anno i
finanziamenti all'EDISU (l'ente regionale che eroga servizi agli
studenti come mense, residenze universitarie e borse di studio) sono
stati drasticamente diminuiti: solo il 30% degli aventi diritto ha
ricevuto la prima rata della borsa di studio e nessuno ha ricevuto la
seconda.
Quasi 12000 studenti sono stati colpiti
da questo taglio indiscriminato, ingiustificabile e indecente
La regione Piemonte, nelle figure del
presidente leghista Cota e dell’assessore Maccanti (Lega Nord anche
lei), ha puntato tutto sulla diffamazione dell’Ente (“le borse di
studio sono regalate”, “merito”, bla bla), giustificando in
questo modo la scarsità di fondi: se ci fosse la vera meritocrazia,
sì che i soldi basterebbero per tutti.
Un ragionamento che, espresso da due
appartenenti al partito che compra le Lauree in Albania, farebbe
ridere, se la situazione non fosse così grave.
Ma non è tutto, mentre il nostro bando
giungeva al termine, è uscito il nuovo bando partorito dalla
Regione, il quale prevede dei criteri semplicemente incredibili:
viene infatti definita una duplice soglia basata su un numero minimo
di crediti (pari a 25-35) e una media minima delle valutazioni
conseguite (pari a 25/30) per l’assegnazione della borsa di studio.
Per capire quanto iniqua sia questa
norma basta fare questo esempio: uno studente che acquisisse 25-35
crediti (pari all’incirca alla metà degli esami previsti) con una
media di 25 avrebbe diritto alla borsa di studio, mentre uno studente
che acquisisse 60 crediti (pari all’incirca alla totalità degli
esami previsti nell’anno) con una media di 24.9 non ne avrebbe
diritto.
Non solo, bisognerebbe anche rendersi
conto che la distribuzione dei voti nelle Facoltà degli Atenei è
fortemente disomogenea e pertanto una soglia uniforme pari a 25/30
inevitabilmente penalizza gli studenti dei corsi di Laurea con
votazioni mediamente inferiori.
Noi del Partito Democratico non
possiamo accettare che un diritto fondamentale calpestato in questo
modo: i giovani sono il nostro futuro e lo studio è il loro
strumento per conquistarsi il loro spazio nella società.
Per questo i Circoli del PD di
Caselette, La Cassa-San Gillio-Givoletto, Alpignano, Mathi,
Fiano-Robassomero hanno deciso di bandire questo concorso per tre
borse di studio di 500€, autofinanziate e sostenute dai Circoli
stessi.
Se questa è la motivazione più
importante per la quale si è deciso di far partire questo bando,
abbiamo però un'altra motivazione: dimostrare che non tutti i
partiti sono uguali.
Sono stufo, e penso che anche molti
iscritti, dirigenti e simpatizzanti del PD lo siano, di vedere il mio
partito gettato nello stesso calderone insieme a tutti gli altri.
Il denaro che consegnerò tra breve ai
vincitori del bando non serve per comprargli una laurea in Albania o
dei diamanti!
Quel denaro non è un “regalo” per
aver partecipato al Bunga-Bunga!
Quel denaro è un aiuto concreto per
chi ha difficoltà a continuare con i propri studi: per la scelta dei
vincitori ci siamo basati su due dati oggettivi, ossia la situazione
economica indicata dall'ISEE e il merito, coniugandoli in modo da
avere un giusto equilibrio tra capacità individuali e situazione
economica critica.
Il nostro è un gesto di fiducia verso
i giovani studenti.
Un gesto che vorrei che fosse compreso
anche dai grillini del Movimento 5 Stelle, che quando Cota ha deciso
di promuovere quell'obrobrio di nuovo bando Edisu, semplicemente si
sono astenuti: dov'erano i paladini del buon governo che combattono
contro i partiti corrotti quando la Giunta ha stracciato il diritto
allo studio? Non avevano nulla di meglio da dire che un “me ne lavo
le mani astenendomi”? Erano forse ancora impegnati a lanciare
banconote false in faccia ai loro colleghi accusandoli di essere dei
ladri come accaduto tempo fa?
Scusate, mi sono lasciato prendere dalla foga, ma ho visto davvero troppo fango versato sul Partito Democratico per non arrabbiarmi.
Scusate, mi sono lasciato prendere dalla foga, ma ho visto davvero troppo fango versato sul Partito Democratico per non arrabbiarmi.
Certo, non siamo privi di difetti e di
errori ne abbiamo fatti tanti, ma possiamo rimediare:
ad esempio provvedendo ad istituire le
Primarie per scegliere i prossimi candidati al Parlamento nelle
elezioni politiche del 2013;
ad esempio istituendo un limite di 3
mandati sia nel Parlamento che in tutti gli organi dirigenziali e
amministrativi, con effetto retroattivo, per avere un vero ricambio,
un vero rinnovamento.
Il PD deve essere in grado di
rinunciare alle logiche oligarchiche e centralizzatrici e deve dare
maggiore spazio e ruolo ai dirigenti e ai militanti giovani, presenti
e impegnati sul territorio.
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