martedì 10 maggio 2011

Decreto Romani: l'ammazza-rinnovabili

Il Decreto Romani gambizza il settore delle energie rinnovabili azzerando gli incentivi promessi, causando:


  1. il blocco dei mutui e dei finanziamenti da parte delle banche alle aziende del settore

  2. il blocco degli investimenti da parte degli operatori internazionali

  3. un danno incalcolabile alle 85 mila imprese del settore che rischiano di chiudere i battenti

  4. la disoccupazione per i 140 mila lavoratori del settore

  5. la perdita di 21,5 miliardi di euro di volume d'affari (stima del 2010)

  6. ingenti danni economici per i privati che hanno installato impianti fotovoltaici confidando negli incentivi

  7. una perdita netta dell'1% del PIL in un periodo di crisi economica


Nel frattempo il Governo scampa il referendum sul nucleare con una legge-farsa, smentita dallo stesso Berlusconi, per poi riproporre l'installazione delle centrali nucleari tra qualche mese.


Danno e beffa allo stesso tempo. I Cittadini sono stati privati del potere di scegliere l'energia del futuro!


SI RINUNCIA ALLE FONTI RINNOVABILI: ENERGIE AD IMPATTO ZERO, CON UN SETTORE IN CRESCITA CHE POTREBBE RISOLLEVARE L'ECONOMIA DEL PAESE E ASSICURARE MIGLIAIA DI POSTI DI LAVORO


PER SCEGLIERE L'ENERGIA NUCLEARE: LA FONTE DI ENERGIA PIU' COSTOSA E PERICOLOSA AL MONDO (CHERNOBYL E FUKUSHIMA SONO SOLO GLI ULTIMI DUE DISASTRI)


Solo l'Italia ha fatto una scelta così scellerata: ovunque si sceglie il sole, il vento e l'acqua e si chiudono le centrali nucleari, da noi accade l'esatto contrario!


LE PROPOSTE DEL PARTITO DEMOCRATICO SULLE ENERGIE RINNOVABILI



  • Creare un'industria nazionale del settore delle energie rinnovabili

  • Finanziare la filiera della ricerca sulle energie rinnovabili, che in Italia è all'avanguardia, ma rischia di crollare senza un serio finanziamento

  • Rendere obbligatoria per legge la costruzione di edifici residenziali a impatto zero, grazie proprio alle energie rinnovabili

  • Prevedere una riduzione del costo del lavoro per le industrie e le aziende del settore, tramite incentivi e sgravi fiscali

  • Ristabilire la detrazione del 55% per la riqualificazione energetica, estendendola anche per la messa in sicurezza sismica, degli edifici

  • Ripristinare gli incentivi previsti fino al 31/05/2011 per coloro, privati e pubblici, che hanno investito di propria tasca sulle fonti rinnovabili a partire dal fotovoltaico



L'ENERGIA VERDE E' IL FUTURO DELL'ITALIA


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